La minaccia della trasformazione climatica è ormai una realtà. In diverse città europee tutti in piazza per chiedere ai governi di agire adesso. Domani è troppo tardi per evitare il collasso climatico del pianeta
Il futuro non è nascosto solo nei giovani ma anche nelle scelte delle classi dirigenti. Per questo migliaia di manifestanti attraversando il centro di Parigi hanno reclamato a gran voce scelte adeguate ai pericoli delle trasformazioni climatiche. "Va cambiato il sistema non il clima" si legge sui cartelli in processione.
Per Yamina Saeb, esperta di politiche energetiche " è tra oggi e il 2030 che si gioca tutto, non è nel 2050! Perché nel 2050, coloro che prendono le decisioni oggi, non ci saranno più, non dovranno render conto. È tra oggi e il 2030 che si gioca. Chi è al potere adesso deve prendere le decisioni giuste per il pianeta".
Secondo un altro manifestante Vincent Gay, dell'associazione ATTAC "sono necessarie decisioni che riguardino soprattutto il bilancio per le energie rinnovabili e la transizione ecologica. Per questo, il denaro c'è, è nelle banche, è nei risparmi dei francesi e viene utilizzato per l'energia fossile. La priorità sta quindi nel recuperare questi soldi per la transizione energetica".
Marce analoghe si sono svolte a Ginevra, Lussemburgo, Namur ma anche nel resto del mondo. Questo grande movimento di allerta segnala che il Gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico ha pubblicato da poco un rapporto in cui chiede a tutti di impegnarsi in trasformazioni "rapide" se si vuole limitare il riscaldamento del pianeta e non andare al collasso climatico.