Arciv. Bregantini: Lucano,"É la giustizia più autentica e profonda che determina la legalità"

Arciv. Bregantini: Lucano,"É la giustizia più autentica e profonda che determina la legalità"
Di Giorgia Orlandi
Condividi questo articoloCommenti
Condividi questo articoloClose Button
Copia e incolla il codice embed del video qui sotto:Copy to clipboardCopied

Già Vescovo della diocesi di Locri per 14 anni, l'Arcivescovo Bregantini commenta il comunicato in cui si è espresso sul caso del sindaco di Riace agli arresti domiciliari

PUBBLICITÀ

Abbiamo intervistato l'Arcivescovo di Campobasso-Bojano Mons. Giancarlo Bregantini, già Vescovo della diocesi di Locri per 14 anni. Parla una figura di rilievo nella zona di Riace che Il 3 ottobre scorso ha diffuso un comunicato su Domenico Lucano, agli arresti domicilairi dopo essere stato accusato di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina ed illeciti nell'affidamento del servizio di raccolta dei rifiuti. 

Espressione di una chiesa che ha avuto a che fare con la lotta alle organizzazioni criminali - Mons. Bregantini ha voluto parlare dell'amico che lui conosceva bene e che - ha accompagnato - spiega - durante i momenti critici della sua battaglia. Verso il quale oggi esprime "solidarietà e vicinanza". 

Ho sempre accompagnato Lucano e sempre condiviso dall'inizio il suo sogno ha detto l'Arcivescovo che continua: "l'ho sostenuto in tante forme, l'ho accompagnato nei momenti critici della sua lotta". Ma soprattutto - dice - ho visto i frutti della sua esperienza. 

Parlando dell'accoglienza come nel caso dei curdi a Riace, il Monsignore spiega che ne è stato contagiato positivamente il paese. l'Arcivescovo dice: "il suo obiettivo non è di fare una casa per i migranti ma per tutti i popoli dando vigore a quella comunità calabrese di Riace che stava spegnendosi, questo è il modello Riace"

Verità umana e verità della giustizia spiega il Monsignore si autano tra di loro. Serve mantenere il legame tra queste due realtà come tra giustizia e legalità:

_Le due realità  fanno spesso fatica a convivere ma alla fine riescono ad essere l'una di aiuto all'altra. É il gioco tra giustizia e legalità. La giustizia è il quadro la legalità è la cornice. L'una aiuta l'altra. _Ma è la giustizia più autentica e profonda che determina la legalità. Talvolta la legalità non indovina e non dà risalto al quadro a tratti la impoversice ed è quello che sta accadendo a Riace.

Ed è proprio sull'eistenza di una giustizia più grande, non minimalista che insite il Monsignore che parla di un uomo, Lucano, che, secondo lui, in questo "momento culturale"-dice- rischia la solitudine:

_Volevo lanciare il messaggio di quest'uomo. Voglio dire accogliamolo, se lo accogliamo vinceremo tutti se non lo accogliamo perderemo tutti. Non ne faccio una questione di permessi e di regole, di punti e di cifre, ne faccio una questione di scelte di indirizzi antropologici e sociali. _

Condividi questo articoloCommenti

Notizie correlate

Riace, Lucano: "Migranti non andranno via"

Salvini contro il modello Riace: "Non vogliamo andare via"

Riace: Lucano interrogato dal gip