Per la pace, contro il terrorismo e con Lilian Thuram. Dopo l'allarme sicurezza del 2016, la Biennale della danza di Lione torna a sfilare al centro della città francese
Tutti a ballare dietro a una colomba che rompe le catene
Dietro a una colomba che rompe le catene, la Biennale della danza di Lione riporta in strada la sua tradizionale sfilata, questa volta dedicata al tema della pace. Non arrendersi il motto di questa edizione 2018 che, dopo l'allarme terrorismo del 2016, si riappropria delle vie del centro al motto "Non arrendersi".
Perse il figlio in un attacco terrorista: oggi è madrina della sfilata
Davanti a un pubblico stimato dagli organizzatori in circa 250.000 persone hanno sfilato più di 4.500 ballerini amatori e 250 professionisti. A sottolineare messaggio e valore simbolico di questa edizione, il fatto che lo scettro della madrina sia stato affidato a Latifa Ibn Ziaten: madre di una delle vittime del jihadista Mohamed Mehrad, dalla morte del figlio impegata in favore del dialogo interreligioso e contro la radicalizzazione.
"Mobilitarsi tutti contro le discriminazioni e per tornare a credere nel domani": il padrino Lilian Thuram
Come padrino è stato invece scelto l'ex calciatore francese Lilian Thuram, da anni impegnato contro il razzismo con la sua associazione. "Credo che soprattutto oggi, con tutto ciò che avviene sul piano politico sia in Francia che in Europa - dice - sia molto importante mobilitarsi tutti. Già il semplice fatto di sfilare tutti insieme ballando, per denunciare discriminazioni, emarginazione... Ma anche per ritrovare un po' più di fiducia nel domani. Anche di questo abbiamo molto bisogno".
Un'intera piazza canta "Imagine" di John Lennon
Simbolico epilogo è stata la convergenza della sfilata nella centralissima Place Bellecour, dove in 15.000 hanno intonato in coro "Imagine" di John Lennon.