I Brexiter di fronte al Discorso sullo Stato dell'Unione

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Dopo il Discorso sullo Stato dell'Unione i Brexiter metterannno l'accento sulla discussione sulla sovranità europea, a scapito di quelle nazionali. Ribadendo l'incapacità dell'Ue di ascoltare i propri cittadini.

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  I Brexiter, i sostenitori della Brexit dura, dopo aver visto fallire i loro piani, potrebbero sentirsi rinfrancati, dopo il Discorso annuale sullo Stato dell'Unione pronunciato a Strasburgo da Jean Claude Juncker.

Poiché si è discusso dell'incapacità dell'Unione Europea di ascoltare i cittadini del Regno Unito e del resto del blocco europeo.

I quali mostrano di non volere un nazionalismo europeo, ma, al contrario,  la loro bandiera, la propria sovranità, le proprie leggi di cui avere il controllo, per non sentirsi troppo distanti da un potere centralizzato.

I Brexiter potranno quindi criticare il punto del discorso del capo della Commissione europea, in cui si parla di sovranità europea, per ribadire di voler mantenere la propria bandiera, non quella simbolo dell'Unione Europea, nei palazzi del governo britannico.

Il messaggio per Theresa May sembra essere, anche da parte di Michel Barnier, che sulla Brexit un accordo possa essere trovato, ma che i punti chiave restano fermi.

No all' accesso al mercato unico e no alla reintroduzione di un confine fisico nell'Irlanda del Nord.

La premier britannica dovrà dialogare ancora a lungo con Bruxelles nel corso delle prossime due settimane. Il discorso quindi non le ha riservato grandi sorprese

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