Il punto sul caso Skripal: cosa sappiamo - e cosa ancora non sappiamo

Il punto sul caso Skripal: cosa sappiamo - e cosa ancora non sappiamo
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Di Emma Beswick
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Le domande a cui si può dare risposta ma, soprattutto, i tanti dubbi sull'avvelenamento dell'ex spia russa Sergei Skripal e della figlia a Salisbury

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L'ex spia russa Sergei Skripal, 66 anni, e sua figlia Yulia, 33 anni, sono stati trovati riversi su una panchina nel centro di Salisbury il 4 marzo dopo essere stati esposti sulla porta di casa ad un agente nervino potenzialmente letale chiamato Novichok.

Il Cremlino ha negato con forza qualsiasi coinvolgimento nella vicenda ma il Regno Unito è irremovibile sul fatto che dietro l'attacco ci sia la Russia. Tra i due Paesi sono volati gli stracci e la crisi diplomatica ha coinvolto anche gli alleati. Sull'incidente è ancora aperta un'inchiesta.

L'escalation di eventi ha portato 29 nazioni a decidere di espellere i diplomatici russi. Si è evocato il rischio di una nuova Guerra Fredda. La Russia, per canto suo, ha risposto facendo sapere a Londra che oltre 50 ufficiali inglesi dovranno lasciare il Paese. 

Cerchiamo di fare il punto sulla vicenda capendo cosa sappiamo dell'attacco e cosa, invece, rimane ancora senza risposta.

Da dove arriva la sostanza

Il laboratorio Porton Down, una struttura di ricerca della Difesa britannica, ha dichiarato martedì che la fonte precisa dell'agente nervoso utilizzato a Salisbury non è stata verificata.

Il direttore generale del laboratorio, Gary Aitkenhead, ha praticamente respinto le affermazioni dell'ambasciatore russo presso l'UE, Vladimir Chizhov, secondo cui la sostanza chimica proveniva da un laboratorio con sede in Gran Bretagna.

In un'intervista televisiva, Chizhov ha affermato: "Quando si ha a che fare con un agente nervino o simili, lo si verifica mettendolo in raffronto con alcuni campioni conservati nei laboratori. E Porton Down, come tutti sappiamo, è la più grande struttura militare del Regno Unito che si occupa di ricerca sulle armi chimiche. E dista solo otto miglia da Salisbury".

Aitkenhead ha replicato che il laboratorio militare vanta i "più alti livelli di controlli di sicurezza".

Cartelli di divieto d'accesso alla struttura di Porton Down. REUTERS/Peter Nicholls

Ha aggiunto che il laboratorio aveva fornito informazioni scientifiche al governo del Regno Unito che poi "ha usato una serie di altre fonti per mettere insieme le conclusioni".

"È nostro compito fornire le prove scientifiche di che cosa sia questo particolare agente nervino - abbiamo identificato che proviene da questa particolare famiglia e che è di grado militare, ma non è nostro compito dire dove è stato prodotto", ha aggiunto.

Il governo britannico ha respinto le affermazioni di Chizhov come "sciocchezze". Un portavoce del governo ha reiterato le accuse alla Russia aggiungendo che non c'era "nessun'altra spiegazione plausibile".

Chi ha somministrato l'agente nervoso?

Il laboratorio di Porton Down ha identificato la sostanza usata nell'attacco come Novichok, dicendo che era probabile che fosse stata messa in campo da un "attore di stato".

Il Regno Unito ha dichiarato di ritenere la Russia responsabile, citando ulteriori informazioni - che Downing Street non ha rivelato - a sostegno di questa affermazione. Il ministro degli Esteri russo ha risposto in una dichiarazione del 28 marzo in questo modo: "Un'analisi di tutte le circostanze... ci porta a pensare al possibile coinvolgimento (nell'avvelenamento) dei servizi segreti britannici".

"Se non verranno presentate prove convincenti del contrario alla Russia, considereremo che ci troviamo di fronte a un attentato alla vita dei nostri cittadini seguito da una massiccia provocazione politica".

Dove sono stati avvelenati gli Skripal?

La polizia britannica antiterrorismo ha detto il 28 marzo che la tossina è stata lasciata sulla porta d'ingresso della loro casa a Salisbury.

Casa Skripal a Salisbury

Gli specialisti hanno identificato la più alta concentrazione di agente nervino sulla porta di casa, ha scritto Scotland Yard in un comunicato.

Le preoccupazioni per la salute di altri cittadini, presso il ristorante Zizzi o il pub Mill, entrambi luoghi visitati dagli Skripal prima di sentirsi male, potrebbero suggerire che i due sono venuti in contatto con il Novichok prima del loro arrivo in quei luoghi.

La risposta russa

Il presidente Vladimir Putin ha descritto gli eventi come una campagna "anti-Russia" e ha aggiunto che il volere del Cremlino è quello di essere coinvolto nelle indagini. 

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L'Organizzazione per la prevenzione delle armi chimiche (OPAC), organismo mondiale di sorveglianza, si riunisce all'Aia per discutere dell'avvelenamento su richiesta della Russia.

Il ministero degli Esteri del Regno Unito, Boris Johnson, ha affermato che si tratta di una "tattica di diversione, tesa a minare il lavoro dell'OPAC nel giungere ad una conclusione".

L'OPAC ha dichiarato che dovrebbe ricevere i risultati dei propri test indipendenti entro una settimana e che, pur non avendo l'autorità di attribuire colpe, potrebbe chiedere l'accesso alle strutture dell'ex Unione Sovietica per verificare che tutte le scorte di armi chimiche siano state distrutte.

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