Caso Skripal, ambasciatore russo: "Gran Bretagna scherza col fuoco"

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Diritti d'autore REUTERS/Lucas Jackson
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Di Euronews
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Duro botta e risposta tra i due paesi nel corso della seduta del Consiglio di Sicurezza dell'Onu. L'ambasciatore russo: "Se ne pentiranno, questo caso è una montatura"

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Il caso Skripal ha monopolizzato la seduta del Consiglio di Sicurezza dell'Onu a New York. Nervi tesi tra Russia e Gran Bretagna, con gli ambasciatori dei due paesi protagonisti di un duro botta e risposta. "Questo caso è una montatura - ha detto l'ambasciatore russo Vassily Nebenzia -. Una campagna coordinata per screditare e delegittimare la Russia, collegata alla posizione di Mosca sul dossier delle armi chimiche in Siria. Abbiamo detto ai nostri colleghi britannici che stanno giocando con il fuoco e se ne pentiranno. A dispetto del nome, il termine Novichok non è stato coniato in Russia. A farlo sono stati gli occidentali per indicare una serie di sostanze tossiche prodotte in numerosi paesi, tra cui Gran Bretagna e Stati Uniti".

"Credo che la Russia stia cercando di costruire una storia per non accettare i risultati dell'Opac quando arriveranno", ha detto l'ambasciatrice britannica Karen Pierce ai giornalisti presenti al Palazzo di vetro. La Pierce era stata altrettanto dura nel suo discorso al Consiglio: "Non possiamo ignorare quello che è successo a Salisbury. Non possiamo ignorare che la Russia ha chiuso gli occhi sull'uso di armi chimiche in Siria e a Salisbury. E non possiamo ignorare il fatto che la Russia stia provando a indebolire le istituzioni che hanno garantito la nostra sicurezza sin dalla fine della Seconda Guerra Mondiale".

Giovedì intanto sono trapelate le prime parole di Yulia Skripal dall'ospedale di Londra dove è ricoverata col padre: "Va tutto bene, siamo vivi e stiamo migliorando", avrebbe detto la figlia dell'ex spia russa nel corso di una telefonata con un cugina in Russia.

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