In migliaia hanno partecipato ai funerali di Alexandar Zakharchenko, che dal 2014 guidava l'insurrezione contro Kiev. Presenti alti ufficiali di Crimea, Abcasia e Ossezia del sud: territori che, al pari di Donetsk, sono vicini a Mosca ma rivendicati da Georgia e Ucraina
Migliaia di persone hanno preso parte ai funerali di Alexander Zakharchenko, che da quattro anni era a capo dell'autoproclamata Repubblica di Donetsk, uno dei due lembi orientali dell'ucraina in mano alle milizie separatiste vicine a Mosca.
Alle esequie erano presenti ufficiali arrivati da Abcasia, Crimea e Ossezia del Sud, territori che, al pari delle repubbliche separatiste ucraine, sono vicini a Mosca ma rivendicati da Kiev e Tbilisi. "Non ho mai conosciuto nessuno che fosse così vicino alla Repubblica Popolare di Donetsk e alla sua gente" ha dichiarato Anatoly Bibilov, leader filorusso dell'Ossezia del Sud. "Di fatto, quest'uomo ha dato la vita per la sua gente".
Zakharchenko, che dalla primavera del 2014 era a capo di una sanguinosa insurrezione contro il governo centrale di Kiev, è rimasto ucciso dall'esplosione di un'ordigno mentre si trovava in un caffé: a riguardo, Mosca ha parlato apertamente di un omicidio politico, che sarebbe stato ordito dal governo Ucraino.