Le forti piogge e il caldo torrenziale hanno fatto proliferare le zanzare, principale vettore del virus West Nile
Sale il numero dei morti in Italia per la febbre del Nilo. Sono state contagiate dal virus West Nile (dal nome dell'area in Uganda dove venne isolato per la prima volta), principalmente trasmesso dalle punture di zanzara, la cui riproduzione è stata favorita da un'estate di piogge abbondanti e caldo torrido.
L'ultimo bollettino dell'Istituto superiore di Sanità, che ha effettuato il monitoraggio da inizio giugno al 29 agosto, parlava di 334 casi confermati e 12 decessi. Ma nelle ultime ore c'è stata un'altra vittima, una donna di 58 anni della provincia di Rovigo è morta. In Veneto, che conta il maggior numero di morti, sette finora, si sta predispondendo un piano straordinario di disinfestazioni.
Il virus, che non viene trasmesso da persona a persona, diventa letale in presenza di altre patologie.
È record di contagi non solo in Italia, dove nel 2017 si erano registrati 55 casi e un decesso, ma anche in altri Paesi europei, in particolare dell'area dei Balcani. La Grecia è seconda all'Italia per numero di persone infettate, ma conta più vittime, finora 16.
Maggiori informazioni sul virus sono disponibili a questo link.