EventsEventi
Loader

Find Us

FlipboardLinkedin
Apple storeGoogle Play store
PUBBLICITÀ

Ucraina, Bolton alla giornata dell'indipendenza

Ucraina, Bolton alla giornata dell'indipendenza
Diritti d'autore 
Di Euronews
Condividi questo articoloCommenti
Condividi questo articoloClose Button
Copia e incolla il codice embed del video qui sotto:Copy to clipboardCopied

Prima di partire per Kiev il consigliere per la sicurezza nazionale Usa mette in guardia Mosca: No a interferenze nelle elezioni midterm del 2018

PUBBLICITÀ

Tutto è pronto a Kiev per la Giornata dell’indipendenza dell’Ucraina. Prevista una parata militare con circa 4.500 soldati e la sfilata dei carri armati. In queste ore si sono tenute le prove in città.

Atteso nella capitale ucraina anche il consigliere per la sicurezza nazionale statunitense, John Bolton. La sua visita arriva in un momento difficile per le relazioni tra la Russia e gli Stati Uniti.

Prima di partire per l'Ucraina, a Ginevra Bolton ha incontrato il suo omologo russo, Nikolai Patrushev, e ha messo in guardia Mosca contro interferenze nelle prossime elezioni statunitensi di midterm.

"Ho chiarito che non tollereremo interferenze elettorali nel 2018 e che siamo pronti a prendere le misure necessarie per impedire che accadano", ha detto Bolton in conferenza stampa dopo l'incontro.

In Russia alcuni analisti criticano invece il sostegno degli Stati Uniti all’Ucraina, dove nel 2019 si terranno le elezioni parlamentari e presidenziali.

Ad aggiungere tensioni tra le due super potenze la detenzione in Russia del regista ucraino Oleg Sentsov, in carcere con accuse di terrorismo. Sentsov ha cominciato tre mesi fa lo sciopero della fame per chiedere il rilascio di detenuti politici ucraini.

Intanto le violenze continuano nell’est dell’Ucraina. Almeno quattro soldati sono stati uccisi dai ribelli negli scorsi giorni.

Condividi questo articoloCommenti

Notizie correlate

USA-Ucraina sempre più vicini

100 giorni di sciopero della fame per il regista anti-Putin Oleg Sentsov

Usa-Russia: nuovo botta e risposta sulle presunte interferenze del Cremlino sul voto