Il piano, già operativo, è stato illustrato dopo il Cda odierno
Un piano di aiuti da 500 milioni, interamente ricavati da risorse proprie. Così Autostrade per l'Italia risponde alle accuse arrivate a pioggia dopo il crollo del ponte Morandi, a Genova: il Cda del gruppo, nella riunione di martedì 21, ha riconfermato quanto già promesso dai vertici aziendali in conferenza stampa pochi giorni adddietro.
"In attesa dell'esito degli accertamenti in corso - ha comunicato l'Ad Castellucci, "la società ha lanciato un piano già operativo per l'immediato supporto alla città".
In dettaglio, il gruppo ha raccolto l'appello lanciato sulla piattaforma Change.org, offrendosi per istituire un fondo per le vittime - indipendente da futuri indennizzi e del valore di alcuni milioni di euro - da affidare in gestione diretta al Comune. Per quanto riguarda il ponte, attualmente in progettazione, resta la **promessa della ricostruzione in tempi record **di una nuova struttura in acciaio, da consegnare entro 8 mesi dal momento della eventuale autorizzazione.
Nel frattempo insieme al Comune sarebbero allo studio interventi urgenti per il ripristino della viabilità: in particolare un asse sul lato destro del torrente Polcevera, una rotonda per facilitare l'ingresso al porto, la messa in sicurezza di un viadotto demaniale d'accesso al casello aeroportuale e un percorso riservato ai mezzi pesanti sulle aree Ilva. Infine la sospensione del pedaggio, con effetto retroattivo a partire dal 14 agosto e fino alla completa ricostruzione del ponte.