Lo rivela il procuratorealle opere pubbliche Roberto Ferrazza: "il ponte si è torto, prima di cadere"
Genova, 14 agosto: sono tutti qui i 10 secondi che hanno impresso un marchio indelebile sulla storia del capoluogo ligure e su questa coda d'estate italiana. Le nuove immagini, riprese da una telecamera di sicurezza della Guardia di finanza, mostrano il momento esatto del crollo di Ponte Morandi: si vedono alcune auto passare, poi quello che sembra il cedimento di un pilone e quindi una pioggia di enormi massi di cemento armato sull'isola ecologica immediatamente sottostante alla struttura.
Un crollo che, secondo gli inquirenti, è probabilmente dipeso dall'intreccio di diversi fattori: a dirlo è il provveditore alle opere pubbliche per Piemonte e Liguria, Roberto Ferrazza. "Pensiamo a una concomitantza di fattori" ha dichiarato Ferrazza ai cronisti.
"Pensiamo a un invecchiamento dei materiali, a un traffico quadruplicato rispetto alle stime di progetto e ad effetti diinquinamento locale che possano avere aggredito la struttura. Il ponte - continua il provedditore - non è caduto sulla sua proiezione, ma si è torto e poi è caduto: per questo abbiamo trovato delle strutture messe di sbieco".
In una nota rilasciata nel primo pomeriggio di lunedì, la procura di Genova ha fatto sapere che al momento non ci sono ancora indagati per l'incidente. Nel frattempo, la società Autostrade, finita nell'occhio del ciclone dopo le dichiarazioni dei vicepremier Di Maio e Salvini, promette una ricostruzione in tempi record: appena 8 mesi, dal momento in cui l'autorizzazione dovesse esere concessa