Nel raid saudita contro uno scuolabus, morti una trentina di bambini nella provincia di Saada
“Un'indagine indipendente e tempestiva”: è quanto chiesto dal segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres sull’attacco aereo della coalizione guidata dall'Arabia Saudita in Yemen, che ha provocato una strage di bambini.
Nel raid sono morti 29 ragazzini. Una trentina i feriti. Come si legge in una nota, l'ambasciatrice britannica presso il Palazzo di Vetro, Karen Pierce, ha espresso "grave preoccupazione" per quanto sta accadendo nella provincia di Saada: “Dopo il vertice dei membri del Consiglio di sicurezza, ora tutte le parti dovranno rispettare gli obblighi ai sensi del diritto internazionale umanitario, in particolare le regole fondamentali di proporzionalità e precauzione negli attacchi".
Mentre le Nazioni Unite hanno rinnovato la richiesta di una soluzione politica al conflitto in corso che passi anche attraverso un dialogo intra-yemenita, il ministero della salute degli stessi Houthi sostiene che il bilancio delle vittime sia ancora più alto, sottolineando che il numero dei martiri è salito a 51 morti.
Intanto anche la coalizione araba a guida saudita ha annunciato l'apertura di un indagine sul raid contro quel bus carico di minori, facendo tuttavia notare che l'attacco "è stata una legittima azione" di rappresaglia in risposta al lancio di missili da parte dei ribelli yemeniti.