Caso-Benalla: il governo chiamato a difendere Macron

Caso-Benalla: il governo chiamato a difendere Macron
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Di Cristiano Tassinari
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Sulla vicenda del pestaggio di un manifestante ad opera di Alexandre Benalla, "Monsieur Securitè" di Macron, il primo ministro francese Edouard Philippe e i ministri del governo sono chiamati a difendere il Presidente davanti al Parlamento. E continuano le audizioni della commissione d'inchiesta...

Il silenzio di Macron, la difesa dei ministri

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Giornata campale per il caso-Benalla, vicenda che in Francia sta travolgendo la [presidenza Macron. ]()

Il Presidente Macron, intanto, mantiene il più assoluto silenzio sui suoi rapporti con Benalla.

Questo pomeriggio, invece, il primo ministro francese Eduard Philippe, il ministro degli interni Gérard Collomb e i ministri del governo-Macron saranno ascoltati in audizione, prima alll'Assemblea Nazionale, poi in Senato, sulla vicenda che riguarda Alexandre Benalla, il cosidetto "Monsieur Securitè", capo dei servizi di sicurezza del Presidente, accusato del pestaggio di un manifestante disarmato il 1. maggio scorso. 

Prevista l'audizione anche del ministro Gérard Collomb, davanti alla commissione legislativa del Senato.
Saranno ascoltati, inoltre, i direttori di gabinetto dell'Eliseo e del ministero degli Interni, Patrick Strzoda e Stephane Fratacci.
Per giovedi, è prevista l'audizione di Alexis Kohler, segretario generale dell'Eliseo.

Responsabilità negate

Davanti alla commissione d'inchiesta, il ministro degli interni GérardCollomb e il prefetto di Parigi Michel Delpuech hanno negato ogni responsabilità.

In particolare, [Collomb ha dichiarato: "Pensavo che Benalla facesse parte dei servizi di polizia". ]()Per poi correggere il tiro, su Twitter, una volta capito che il bodyguard non è un poliziotto. 

REUTERS/Philippe Wojazer
Il ministro degli interni francese, Collomb, durante l'audizione di lunedì.REUTERS/Philippe Wojazer

Una sospensione vera o fittizia?

Secondo Laurent Gibelin, direttore dell'ordine pubblico alla Prefettura di polizia di Parigi, Alexandre Benalla avrebbe continuato a lavorare anche dopo il 1. maggio, cioè dopo aver ricevuto una sospensione di 15 giorni proprio a causa del suo atteggiamento "manesco" durante i tafferugli in Place de la Contrascarpe, a Parigi. 

Stipendio, auto, appartamento

Alexandre Benalla, ora licenziato dal servizio di security privata di Macron, riceveva uno stipendio di 10.000 euro al mese e aveva in dotazione un'auto con la sirena. Inoltre, secondo indiscrezioni, Benalla abita in un appartamento di 300 metri quadrati nel centro di Parigi, ma l'Eliseo ha smentito i lavori di ristrutturazione - di cui si è parlato - dell'appartamento, per un valore di circa 180.000 euro. 

Parla l'autore del video

Sul caso, interviene ora Taha Bouhafs, autore del video su Benalla e attivista di "La France Insoumise".

"Al momento non avevo idea che fossero sostenitori di Macron: per me, erano agenti di polizia, ed è per questo che ho tirato fuori il mio telefono, per filmare la scena e denunciare la violenza della polizia"

"Macron deve parlare...io come manifestante, come testimone oculare, ho bisogno di sapere la verità e sono passati 2 mesi e mezzo da quello che è successo e non abbiamo ancora la verità, non sappiamo ancora cosa è accaduto: chi ha dato a Benalla questo materiale? Chi lo ha autorizzato? Chi lo ha coperto? Per quali ragioni?"

Colombo o Collomb?

Sul suo profilo di Twitter, Taha Bouhafs si lascia andare ad un gioco di parole: 
1492: Colombo ha scoperto l'America
2018: Collomb ha scoperto Benalla

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