Anche se la premier assicura che nella sostanza il piano non cambia si teme che le modifiche siano poco digeribili a Bruxelles, perché riguardano le tasse doganali
Il primo ministro inglese Theresa May si è piegata alle pressioni dei sostenitori di una dura Brexit accettando questo lunedì alcuni cambiamenti alle misure doganali che sono alla base dell'uscita del Regno Unito dall'Europa. May è stata sotto il fuoco di entrambe le fazioni dei Conservatori sulla difficile battaglia sul libro bianco della Brexit
"Non ho fatto tutto questo lavoro solo per vederlo cambiato attreverso queste misure. Non cambiano l'accordo ottenuto a Chequers", ha detto la premier, assicurando quindi che i quattro emendamenti approvati sono coerenti con il suo piano, che prevede appunto di mantenere dei forti legami commerciali con l'Unione europea. Questa visione, considerata troppo morbida, ha già portato alle dimissioni del ministro degli Esteri Boris Johnson e, ancora prima, del ministro della Brexit Davis Davis.
Adesso si teme però che gli emendamenti approvati sulle tasse doganali rendano meno digeribile il piano a Bruxelles.