Presidenziali Messico, un'osservatrice racconta

In Messico, con la netta vittoria del candidato di sinistra Lopez Obrador, sono apparse anche alcune accuse di brogli. Abbiamo raggiunto a Città del Messico Farida Acevedo una delle osservatrici internazionali che sono state invitate qui dal PRI, il Partito Rivoluzionario Istituzionale, per vigilare sulla corettezza del voto.
Signora Acevedo che elezioni sono state?
Alcuni centri di votazione hanno aperto un po' più tardi, ma quando sono arrivata ai seggi ho visto che tutto fluiva con normalità e non ho visto alcuno scontro.
È stata una campagna piagata dalla violenza. Lei si è sentita in pericolo?
Guardi, per arrivare ai seggi non ho avuto nessun problema, mi hanno lasciata entrare fino alle cabine di voto. Abbiamo parlato con i presidenti dei seggi, ci hanno mostrato come si svolgeva il processo e non abbiamo ricevuto alcuna minaccia.
Quali sono stati, se ce ne sono stati, i problemi che ha potuto registrare?
Alcuni elettori in fila hannno mostrato una certa inquietudine perché c'era una grande affluenza e alcuni temevano che i bollettini di voto non fossero sufficienti perché il processo di registrazione era manuale con fogli di carta. Quello che ho notato è stata la grande partecipazione di tanta gente che voleva votare.