Germania: la grande coalizione si spacca sull'immigrazione

Germania: la grande coalizione si spacca sull'immigrazione
Diritti d'autore 
Di Euronews
Condividi questo articoloCommenti
Condividi questo articoloClose Button
Copia e incolla il codice embed del video qui sotto:Copy to clipboardCopied

Il ministro dell'interno tedesco e il suo partito incalzano Angel Merkel sulla questione dei flussi migratori in Germania eil respingimento ai confini. Distanza tra i due partiti della coalizione di governo, in vista anche delle elezioni in Baviera ad ottobre.

PUBBLICITÀ

Ultimatum nelle ultime ore ad Angela Merkel, da parte del suo mininistro degli Interni, Horst Seehofer il quale afferma che gli accordi, realizzati la scorsa settimana a Bruxelles non sono abbastanza efficaci a risolvere la questione dei flussi migratori in Germania.

Temi che allontanano ancora maggiormente i due partiti della coalizione di governo e che vanno oltre la questione dell'immigrazione.

Si tratta quindi di una distanza politica tra di loro e uno scenario in cui Seehofer mette in dubbio l'autorità di Angela Merkel. Seehofer, d'altra parte, viene accusato di dare prorità agli interessi locali della Baviera rispetto a quelli nazionali. In ottobre sono in vista le elezioni in Baviera e la questione dellimmigrazione rappresenta un punto chiave.

Quest'ondata anti Merkel iniziata da Seehofer e altri membri dell Unione cristiano sociale ha avuto effetti negativi sull'opinione pubblica.

Da una parte le dimissioni del ministro dell'Interno sarebbero un sollievo, visto che entrambi fanno parte della stessa coalizione e la solleverebbe dalla decisione di congedarlo o meno.

In ogni caso lascerebbe un vuoto nel ministero degli interni e mostra tutta la fragilità di questa coalizione di governo.

Condividi questo articoloCommenti

Notizie correlate

Germania, presentato piano contro gli estremisti di destra

Addio all'era dell'accoglienza: cosa c'è dietro alla stretta della Germania sui migranti?

Germania, si ribalta minibus con 23 migranti a bordo. Sette i morti