Il ritorno di Colombo dall'America... in Vaticano

Il ritorno di Colombo dall'America... in Vaticano
Di Antonio Michele Storto

L'ambasciatrice americana alla santa sede ha appena riconsegnato un rarissimo volume scritto da Cristoforo Colombo, che qualcuno - non si sa bene come e quando - aveva sottratto anni fa...

Si chiama "Epistola de insulis nuper inventis", ovvero "Lettera delle isole nuovamente trovate", ed è un resoconto della scoperta dell’America, che Colombo invIò ai re cattolici Ferdinando e Isabella di Spagna.

Il manoscritto fu stampato in qualche centinaio di copie e distribuito in Europa: nel 1921 una di queste rarissime pubblicazioni fu donata alla biblioteca Vaticana, ma a un certo punto- non si sa bene quando - l'originale è stato trafugato e sostituito con una riproduzione.

Finchè il 14 giugno, Callista Gingrich, ambasciatrice statunitense alla santa sede, ricompare con l'originale: che a quanto pare nel 2004, collezionista di Atlanta,Robert Parsons Mary, aveva acquistato da un commerciante neworkese di libri rari. Al momento non è dato sapere come quest'ultimo l'avesse ottenuto; ma del resto, come recita il vecchio 'adagio, "si dice il peccato ma non il peccatore" .

La cerimonia di riconsegna, in compenso, è solenne: a restituire l'inestimabile tomo nelle mani dell'archivista vaticano, Monsignor Jean Louis Brugues, è l'ambasciatrice in persona, sotto lo sguardo compiaciuto del prefetto della biblioteca vaticana Cesare Pasini.

Un po' meno compiaciuta, probabilmente, sarà la vedova di Parsons Mary: che a quanto sembra - per conenstire il ritorno del volume in Vaticano - avrebbe accettato volontariamente di rinunciarvi, abbandonando tutti i diritti, il titolo e l'interesse per il documento.

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