Spagna: Deliveroo dovrà risarcire fattorino licenziato

Un fattorino di Deliveroo a Madrid
Un fattorino di Deliveroo a Madrid Diritti d'autore REUTERS/Susana Vera
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Di Euronews
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A Valencia una sentenza destinata a fare giurisprudenza: i rider sono lavoratori dipendenti e non autonomi come sostenuto dall'azienda di consegna pasti a domicilio

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Il tribunale di Valencia ha condannato Deliveroo, l'impresa americana di consegne pasti a domicilio, a risarcire Victor Sanchez, un ex lavoratore licenziato nel 2016. Una sentenza destinata a fare giurisprudenza: è la prima volta in Spagna che l'azienda viene condannata in casi di questo tipo.

Deliveroo e altre imprese del settore come Foodora considerano i propri fattorini come lavoratori autonomi. Il giudice ha stabilito invece che Sanchez svolgeva le mansioni di un lavoratore dipendente e ha condannato Deliveroo a pagare un'indennità per licenziamento illegittimo.

La sentenza è arrivata qualche mese dopo il report dell'ispettorato del lavoro di Valencia in base al quale i lavoratori di Deliveroo devono essere considerati lavoratori dipendenti. Questo perché l'azienda "controlla l'intero processo produttivo", dall'orario di lavoro alle mansioni da svolgere.

Un portavoce di Deliveroo ha commentato la sentenza: "I nostri rider - ha detto - sono lavoratori autonomi, sono liberi di scegliere quando e dove lavorare. Sono loro a dirci di volerlo. Deliveroo continuerà ad offrire ai rider un lavoro flessibile, con una copertura assicurativa gratuita per tutti. Questo caso riguarda un rider con un vecchio contratto, che non rispecchia la situazione attuale. Laddove i tribunali di tutta Europa hanno esaminato gli attuali contratti, il parere giuridico li ha giudicati idonei a offrire un vero lavoro autonomo".

La sentenza di Valencia è di segno opposto rispetto a quella emessa lo scorso 11 aprile dal tribunale del lavoro di Torino, che ha respinto il ricorso contro Foodora di alcuni fattorini, dopo che l'azienda li aveva sospesi dal lavoro per le proteste in piazza del 2016 contro i salari troppo bassi. La sentenza, la prima di questo genere in Italia, relega i rider al semplice status di lavoratori autonomi in quanto "non avevano l'obbligo di effettuare la prestazione lavorativa" e non erano "sottoposti al potere direttivo e organizzativo del datore di lavoro".

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