Mosca non ha gradito l'intervista rilaciata dalla figlia dell'ex spia, definendola frutto di un'imbeccata britannica
** Il Cremlino non sembra aver gradito** molto le dichiarazioni rilasciate a Reuters da Yulia Skripal, figlia dell'ex spia russa Sergej e [avvelenata insieme al padre](Gravissime le condizioni dell'ex spia russa ricoverata in un ospedale inglese) nello scorso marzo con un agente nervino, in un caso che ha riportato ai minimi termini i rapporti tra Mosca e le cancellerie occidentali.
Si tratta della prima intervista che la donna concede da quando, ai primi di aprile, si è risvegliata dopo 20 giorni di coma : ma secondo Mosca in realtà il tutto sarebbe frutto di un'imbeccata britannica.
"Non abbiamo motivo di credere alle sue dichiarazioni" dice il portavoce del CremlinoDimitri Peskov. "Non sappiamo neppure quali siano le sue condizioni, tantomeno se quelle parole le abbia pronunciate spontaneamente o sotto qualche forma di pressione. Ma dal momento che parliamo nell'ambito di una provocazione senza precedenti a danno della Russia, abbiamo ogni ragione per mantenere il nostro scetticismo".
Peskov ha inoltre accusato il governo britannico di non rispettare la convenzione di Vienna sulle relazioni diplomatiche, per non aver agevolato i contatti consolari tra il personale russo e la Skripal. Lei dal suo canto, durante l'intervista ha affermato di non volersi avvalere dei servizi dell'ambasciata: ma secondo Mosca quelle dichiarazioni le sarebbero state pronunciate sotto dettatura.
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