SOS Italia: i propositi di lega e 5 stelle preoccupano Bruxelles, necessaria una strategia europea

SOS Italia: i propositi di lega e 5 stelle preoccupano Bruxelles, necessaria una strategia europea
Di Elena Cavallone

Per evitare uno scontro duro tra le istituzioni UE e il futurio governo Italiani, sarà necessario dare segnali di cambiamento

Mentre in Italia i 5 stelle e lega fremono per chiudere un contratto di governo con cui le due forze euroscettiche intendono guidare la terza economia dell'eurozona, a Bruxelles sale l'ansia per i punti del loro programma. Il rischio di collisione con l'UE è forte, soprattutto circa l'intenzione di aumentare la spesa pubblica, ignorando i parametri europei.

Mario Telo’, professore di scienze politiche e membro dell'accademia reale delle scienze in Belgio, sostiene pero' che "esiste la possibilità di un compromesso: a condizione che la leadership di Macron e Merkel sia in grado di contenere l'approccio conservatore di Olanda e Finlandia e di fare qualche gesto a favore dell'Italia, ad esempio la riforma del regolamento di Dublino sull'immigrazione. In secondo luogo è necessario dare un segnale di un cambiamento nella politica economica, verso la crescita e l'occupazione".

Ma la spinta pupulista ed euroscettica che si è affermata in Italia potrebbe essere solo un aperitivo di cio' che potrebbe accadere nelle prossime elezioni europee. Gli esperti sostengono che un questo anno che ci separa dalle urne sarà cruciale la capacità delle istituzioni europee di trovare un compromesso che porti ad una moderazione delle posizioni del futuro governo italiano.

"Smettiamo di semplificare il dibattito affermando che ci sono europeisti e antieuropeisti, perché negli europeisti ci sono ultra-liberali che vogliono un mercato selvaggio e poi ci sono quelli che vogliono maggiore regolamentazione", afferma l'eurodeputato socialista Marc Tabarella. "Posso comprendere alcuni antieuropeisti, che vedono che di fatto in alcuni paesi si sta sacrificando l'agricoltura o l'industria. Penso dunque che sia necessario avere una vera strategia europea a livello economico. Un vero patriottismo economico europeo, che abbiamo perso".

Gli occhi sono puntati sul presidente Mattarella, che attende il testo definitivo e a cui spetta l'ultima parola sulla nomina del presidente del consiglio, sul cui nome è ancora un mistero.

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