I vaccini sono ancora sperimentali ma Gina Portella, di Emergency, si dice ottimista. Per il medico, la mobilitazione internazionale rapida è un segno molto positivo
Ebola: i primi vaccini sperimentali sono giunti nella Repubblica Democratica del Congo questo mercoledì (16 maggio 2018).
Sviluppato dalla casa farmaceutica Merck, il vaccino non è stato ancora brevettato ma i risultati ottenuti finora sono incoraggianti.
La valutazione di Emergency
Euronews ha intervistato Gina Portella, medico di Emergency, tra gli operatori dell'Ong in prima linea nel fronteggiare l'epidemia del 2014 in Sierra Leone.
È ancora presto per fare una valutazione, Emergency è comunque ottimista:
" Ritengo sia prematuro dire che siamo ormai a una svolta, ma i risultati sono incoraggianti. Da operatore sanitario posso dire che se dovessi ritrovarmi di fronte allo stesso problema - e quindi a operare dove il virus è attivo - mi farei vaccinare".
L'Organizzazione mondiale della sanità ha inviato 4000 dosi di vaccini, i primi saranno somministrati già nel fine settimana.
Secondo l'Oms, questo nuovo focalaio, attivo dallo scorso aprile, avrebbe ucciso già 20 persone.
"La cosa incoraggiante - dice ancora Gina Portella - è che c'è stata una risposta che mi sembra immediata. Ci sono ancora pochi casi, relativamente pochi casi, e c'è già l'attenzione sia delle istituzioni pubbliche, dell'Oms e del pubblico - se siamo qui a parlarne - mi auguro si sia veramente imparata la lezione dell'ultima crisi".
L'ultima epidemia in Africa Occidentale
Nell'epidemia, che interessò Guinea, Liberia e Sierra Leone dal 2014 al 2016, morirono più di 11 mila persone. Una forte campagna informativa riuscì a sensibilizzare la popolazione.
La grande vittoria di Emergency, che operò essenzialmente in Sierra Leone, è stata quella di vincere il pregiudizio contro i malati, introducendo terapie intensive e stando al fianco dei contagiati.