Roma: scontro tra comunità ebraica e palestinese sul corteo del 25 aprile

Roma: scontro tra comunità ebraica e palestinese sul corteo del 25 aprile
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Di Cinzia Rizzi
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I palestinesi hanno annunciato di voler partecipare alla manifestazione, in programma questo mercoledì nella capitale, con kefiah e bandiere. La comunità ebraica ha chiesto Anpi e Campidoglio di prendere posizione

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A rischio la manifestazione del 25 aprile a Roma? La comunità ebraica della capitale ha fatto sapere che "senza una presa di posizione netta di Anpi (Associazione nazionale partigiani d'Italia) e Campidoglio, in merito alla presenza di gruppi organizzati con bandiere palestinesi e kefiah_, l'accordo per il corteo unitario del 25 aprile salta_".

La comunità ebraica ha risposto duramente a quella palestinese, che aveva annunciato nei giorni scorsi di voler prendere parte al corteo, indossando appunto il copricapo tradizionale e sventolando bandiere palestinesi. "Sarà la Festa di tutti i liberi, i democratici italiani e di tutti i popoli che si battono contro l'occupazione, l'aggressione per la libertà e la giustizia nel mondo", aveva gridato la comunité palestinese della capitale. "Scendiamo in piazza [...] con l'augurio che anche il popolo palestinese, che segue la vostra strada e i vostri insegnamenti, possa un giorno festeggiare il suo 25 aprile: il giorno della liberazione della Palestina dall'occupazione israeliana".

Lo scontro tra le due comunità arriva tre giorni dopo la quarta ondata di proteste, al confine tra la Striscia di Gaza e Israele, che ha fatto ancora vittime, portando a 40 il numero dei manifestanti palestinesi morti dal 30 marzo scorso, quando è stata lanciata la cosiddetta "Marcia del ritorno".

Non si è fatta attendere neanche la reazione del Campidoglio, che ha scritto in una nota: "Respingiamo ogni tentativo di strumentalizzazione della manifestazione per rivendicazioni diverse da quelle indicate dagli organizzatori stessi". Nei giorni scorsi la sindaca di Roma, Virginia Raggi, aveva parlato di una manifestazione "unitaria e non divisiva", per il 73esimo anniversario della liberazione, che quest'anno coincide con il 70esimo dell'entrata in vigore della Carta Costituzionale e con l'80esimo della promulgazione delle leggi razziali.

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