Il malcontento contro la riforma del governo si diffonde anche nel settore della sanità, ospedali e case di cura, nonché fra i funzionari pubblici. Il conflitto salariale ad Air France aggrava ulteriormente la situazione.
Ferrovieri, personale ospedaliero, dipendenti della posta, studenti: tutti contro Macron. Al termine dell'ennesima giornata di tensione contro i progetti di riforma dell'Eliseo si contano 130 manifestazioni in tutta la Francia.
A Parigi, diverse migliaia di manifestanti hanno sfilato da Montparnasse in direzione della Place d'Italie. Scioperi e manifestazioni sono accompagnate da disagi nei servizi pubblici, in particolare nei collegamenti ferroviari. Nel settore energetico si sono verificate diverse "interruzioni di corrente mirate", ad esempio in qualche stazione, di alcuni radar, alla centrale nucleare di Bugey.
"È in una classe e sta spiegando che continuerà quello che sta facendo, che tutto andrà bene - dice un ferroviere - No, non va bene nulla, continueremo la nostra protesta, siamo determinati".
"Se colpiremo tutti insieme e saremo in grado di creare una convergenza fra tutte le nostre lotte - sostiene una studentessa - insieme possiamo farcela".
Il malcontento si diffonde anche nel settore della sanità, presso ospedali e case di cura per anziani, nonché fra i funzionari pubblici. Il conflitto salariale ad Air France aggrava ulteriormente la situazione. Infine, prosegue la protesta nelle università contro i nuovi criteri di accesso che minaccerebbero il diritto all'istruzione uguale per tutti. L'assemblea degli studenti dell'Università di Nanterre ha deciso di prolungare l'occupazione almeno fino al 2 maggio.