Trump firma per i dazi doganali

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Di Alberto De Filippis
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Stavolta anche i democratici d'accordo col presidente

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È una giornata cruciale per i mercati globali tutti aspettano le mosse del presidente Donald Trump che farà un altro passo verso i dazi doganali nelle prossime ore e la riunione del Consiglio direttivo della Bce. Trump firma la proclamazione presidenziale che renderà esecutiva l’imposizione di dazi del 25% sull’acciaio e del 10% sull’alluminio.

In ogni caso, le tariffe non saranno effettive nell’immediato. Si prevede un periodo di due settimane prima della loro operatività. In una nota Sarah Huckabee Sanders, portavoce della Casa Bianca, ha alimentato qualche speranza nell’affermare che i dazi doganali saranno imposti sulla base di singoli paesi e casi specifici, ad esempio Messico e Canada e considerando questioni di sicurezza nazionale. Sanders ha detto che Trump dovrebbe apporre la firma all’incirca entro la fine della settimana.

Ma è soprattutto a Pechino che mostrano preoccupazione e nervosismo, perché i dazi colpiebbero soprattutto le merci importate dalla Cina. Così il ministro degli esteri cinese Wang Yi: "La storia ci ha insegnato che le guerre commerciali non sono la soluzione. In un mondo globalizzato ci saranno danni per tutti perché la Cina utilizzerà le risposte appropriate".

Stavolta però, Trump non è solo nella sua battaglia. Anche esponenti democratici sono d'accordo col presidente. Chuck Shumer è arrivato ad affermare che: "La Cina ne ha approfittato troppo nelle ultime decadi. Giocano sporco. Il problema non sono Canada o Unione Europea. Il problema è la Cina".

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