Se pure avesse perso, Matteo Renzi aveva annunciato di non volersi dimettere, ma il tracollo del partito apre uno scenario mai così incerto
Matteo Renzi, questa volta aveva messo le mani avanti: " se il Pd perde, non mi dimetto" aveva dichiarato a una manciata di giorni dal voto. Ma una batosta, simile il segretario del Pd probabilmente non se l'aspettava, e mentre i 5 Stelle trionfano e la Lega vola al 18 per cento, il crollo dei Democratici sotto la spoglia psicologica del 20 rimescola pesantemente le carte e apre uno scenario che finora non è mai stato così incerto
In quattro anni, Renzi ha guidato il partito dal massimo al minimo storico dei consensi: al Nazareno, dov'è arrivato a pochi minuti dalla chiusura delle urne, le sue valutazioni sono attese in giornata, quando dovrà annunciare se intenda dimettersi o andare alla guida di un gruppo d'opposizione finora mai così sparuto.