Come Bruxelles vede la sua futura relazione col Regno Unito

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Di Chris Harris
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La questione irlandese al centro della bozza di trattato di 120 pagine presentata dal capo-negoziatore Michel Barnier a Bruxelles

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Michel Barnier, capo-negoziatre della UE, ha presentato una bozza di trattato di 120 pagine sulla Brexit. Si tratta di un primo passo formale verso il divorzio in programma nel marzo 2019. Abbiamo riassunto i punti chiave del testo in cinque punti.

Questione irlandese

Uno dei punti più controversi del testo riguarda la questione irlandese, su cui è in corso una complicata trattativa con Londra. L'obiettivo comune è quello di preservare l'accordo del Venerdì Santo e di evitare il ritorno di un confine nell'Ulster. In assenza di proposte da parte britannica, nella bozza Bruxelles ha proposto di mantenere una "coerenza regolamentare" tra Repubblica d'Irlanda e Irlanda del Nord, proposta che implica la permanenza di quest'ultima nell'unione doganale comunitaria.

Il primo ministro britannico Theresa May però ha sempre insistito sul fatto che il Regno Unito lascerà l'unione doganale e ha affermato che la proposta dell'UE minaccerebbe l'integrità costituzionale del paese. Il Partito Unionista Democratico (DUP) in Irlanda del Nord, tradizionalmente fedele a Westminster, si oppone con forza ad un allineamento normativo tra nord e sud se questo significa controlli alle frontiere nel Mare d'Irlanda. Il DUP è un gruppo potente: i suoi voti in Parlamento sono fondamentali per garantire la maggioranza al governo.

Periodo di transizione

In base alla bozza il periodo di transizione - richiesto dal Regno Unito per consentire alle imprese di prepararsi all'uscita dell'Unione europea - si concluderà il 31 dicembre 2020. Bruxelles dice che questa data va incontro alle richieste della Gran Bretagna di avere un periodo di transizione di due anni dall'entrata in vigore della Brexit nel marzo 2019 e coincide con la fine dell'attuale piano finanziario della Unione (2014-2020). Nel testo viene comunque precisato che non è stata ancora presa una decisione finale sulla questione.

Diritti dei cittadini

I cittadini britannici e quelli degli altri 27 paesi della UE avranno il diritto di rimanere dove sono dopo la Brexit. Così i cittadini britannici che vivono in Spagna potranno continuare a risiedere lì, così come i cittadini dell'Unione che già vivono nel Regno Unito.

Entrambi i gruppi avranno anche il diritto alla residenza permanente nel caso abbiano vissuto in quel paese per almeno cinque anni.

Corte di giustizia europea

Il testo afferma che durante il periodo di transizione la Corte di giustizia europea continuerà ad essere l'arbitro delle controversie che coinvolgono il Regno Unito. Ciò significa che potrebbe decidere in merito a disaccordi relativi ai termini di recesso o ai diritti dei cittadini dell'Unione dopo la Brexit.

Bilancio UE

Bruxelles sostiene che il Regno Unito dovrà continuare a contribuire al bilancio dell'Unione durante il periodo di transizione. Dovrà, per esempio, contribuire alle pensioni dei dipendenti della UE assunti quando il Regno Unito faceva ancora parte dell'Unione.

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