Si tratta di veterani di massimo peso della cultura e dell'informazione turca: sono accusato di legami con la presunta rete golpista del predicatore Fethullah Gülen
Entre in tutto il mondo si continua a festeggiare la liberazione del giornalista turco-tedesco Deniz Yücel, dalla stessa corte di Istanbul che ne disposto il rilascio in via condizionale arriva la notizia di sei ergastoli per altrettanti giornalisti e scrittori.
"Oggi in Turchia è morto lo stato di diritto"
Giornalista, coordinatrice del gruppo internazionale "Free Turkey media"
I sei sono accusati di aver "tentato di sovvertire l'ordine costituzionale": secondo la giustizia turca sarebbero colpevoli di legami con la presunta e intricata rete del predicatore e politologo Fetullah Gulen, che Ankara ritiene responsabile del fallito golpe militare del 15 luglio 2016.
Si tratta di esponenti di massimo peso nel mondo della cultura e dell'informazione turca: all'ergastolo, tra gli altri, finiscono lo scrittore 67enne Ahmet Altan e suo fratello Mehmet, econmista di 65 anni, oltre alla 74enne veterana del giornalismo Nasli Ilack. A nulla è valsa la mobilitazione che, anche per loro come per Yucel, era stata promossa dal movimento internazionale Free Turkey Media, che comprende attori come Amnesty e Reporters sans frontieres. Subito dopo la sentenza, la coordinatrice del gruppo Antonella Napoli ha twittato: "oggi in Turchia è morto lo stato di diritto"