Da oltre quattro anni una guerra tra milizie armate dilania il Paese. Alcune zone sono inaccessibili persino ai volontari
Le Ong lanciano l'allarme sul Centrafrica, scenario di una gravissima crisi umanitaria. Dopo il colpo di Stato ai danni del presidente Bozizé, da oltre quattri anni il paese è sprofondato in una guerra tra milizie armate, che ha causato due milioni di profughi. Atti di violenza si registrano ancora in tutto il Paese.
"Ero ad Alindao - dice Cécile - quando le violenze sono iniziate e son dovuta scappare. Quando sono ritornata degli uomini mi hanno rapito e hanno picchiato me e mio figlio con un machete"
Anche nelle zone relativamente sicure del Paese, le persone sono sottomesse a una violenza onnipresente. Le autorità sembrano incapaci di impedire la proliferazione di uomini armati, che vivono come sciacalli, imponendo delle tasse che fanno aumentare il costo della vita. Alcune zone sono inaccessibili persino ai volontari.