Caos sulle Alpi, a causa delle forti nevicate dei giorni scorsi

Hanno dovuto pagare 171 euro a testa i turisti bloccati a Zermatt, sulle Alpi Svizzere, per poter lasciare con l'elicottero la località nella quale erano bloccati da due giorni, a causa della nevicata record.
Tra l'8 e il 9 gennaio circa 13.000 turisti non hanno potuto lasciare la rinomata stazione sciistica nel Canton Vallese.
"E' stato un po' snervante. Ci siamo svegliati e non c'era elettricità nel nostro hotel, neanche internet. Non potevamo fare colazione e non sapevamo cosa stesse succedendo. Ma alla fine alle 10 circa ci siamo resi conto che aveva nevicato molto durante la notte. Ci siamo sentiti abbastanza tranquilli a quel punto", spiega un turista australiano.
Due metri di neve al Sestriere, strade bloccate
Si continua a lavorare per liberare la strada Provinciale che porta al Sestriere, in Piemonte, dove sono caduti nella giornata di martedì oltre due metri di neve e dove nella notte precedente una valanga si è abbattuta su un condominio. La neve ha invaso gli appartamenti fino al primo piano, fortunatamente senza provocare feriti o gravi danni.
"Un pochino di paura sicuramente, per chi si è trovato dentro in quel momento. Però si è concluso tutto in brevissimo tempo, proprio perché era una cosa futile, banale, senza grossa importanza. Ha fatto solo un po' di danni al condominio, ma niente di così eclatante", dichiara un soccorritore.
Intanto in varie località sulle Alpi vengono provocate valanghe controllate con l'esplosione di mine, per alleggerire i carichi di neve su picchi e crinali.