Francia: l'ombra del serial killer

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Di Cinzia Rizzi
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Potrebbe esserci la mano del sospettato del rapimento e uccisione della piccola Mäelys e di un giovane caporale dietro altre misteriose scomparse

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In Francia si insinua l'ombra del serial killer. Nordahl Lelandais, 34enne ex militare attualmente in carcere, è già il sospettato numero 1 in due casi criminali. Il primo riguarda la scomparsa a fine agosto della piccola Maëlys De Araujo, di nove anni, sparita durante un matrimonio nell'Isère.

Diversi indizi fanno pensare che Lelandais abbia prima rapito e ucciso la bambina e poi occultato il suo cadavere. In primis, l'allontanamento dell'uomo dalla sala dove si stava festeggiando il matrimonio, proprio nei minuti durante i quali Maëlys non è stata più vista dai genitori. Una traccia di DNA della piccola è stata in seguito trovata nell'auto del sospettato, che si è giustificato con il fatto che Maëlys sia entrata nella vettura insieme a un altro bambino, per verificare la presenza dei suoi cani. Inoltre, in un fotogramma estrapolato dalle telecamere di sorveglianza, si vede l'Audi nera di Lelandais allontanarsi dalla sala. Al suo fianco, sul sedile del passeggero si distingue una sagoma bianca, che potrebbe essere quella della bimba.

L'uomo, inoltre, da questa settimana è accusato anche dell'omicidio di un giovane caporale, Arthur Noyer, svanito nel nulla ad aprile a Chambéry, il cui cranio è stato ritrovato a settembre su un sentiero a Montmélian - a 15 chilometri dal capoluogo del dipartimento - e identificato tramite il DNA lo scorso lunedì. A incastrare Lelandais le celle telefoniche: il suo cellulare e quello del 23enne hanno agganciato le stesse celle la notte della scomparsa. L'ex militare, espulso dall'esercito (sezione cinofila) per problemi di comportamento, ha da sempre negato ogni coinvolgimento in entrambi i casi.

Ma ora gli investigatori della Savoia stanno facendo luce su altre sparizioni misteriose avvenute negli uitimi anni nella regione del Lago di Annecy. Quella di un 24enne cuoco belga, Adrien Mourialmé, che non ha dato più notizie di sé dallo scorso 5 luglio e quelle di altri due uomini, volatilizzati nel settembre 2011 (Jean-Christophe Morin) e 2012 (Ahmed Hamadou), dopo un festival di musica elettronica a Tamié.

E gli inquirenti allargano il campo anche a un altro caso irrisolto, che risale all'estate del 2012. L'uccisione di tre persone di origine irachena e un ciclista a Chevaline, nei pressi del lago. L'assassino, del quale esiste un identikit, non è mai stato individuato.

Sotto la luce dei riflettori, infine, anche il caso di Estelle Mouzin, una bambina scomparsa nel 2003 nei dintorni di Parigi. In quel periodo Lelandais era di stanza con l’esercito proprio nei pressi dalla capitale.

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