Referendum: la sfida dei Governatori

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Di Euronews
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In entrambi i referendum come prevedibile, i Sì sono risultati nettamente maggioritari con oltre il 95% in Lombardia e ben il 98% in Veneto. Forte il segnale politico che autorizza i due governatori ad avviare trattative con lo stato centrale.

LUCA ZAIA, GOVERNATORE VENETO
“Penso che con questa elezione si dimostri che non esiste il partito dell’autonomia, esistono i veneti che si esprimono a favore di questo concetto. Vincono i veneti, il senso civico dei veneti del ‘paroni a casa nostra’. Nell’alveo della Costituzione si possono fare le riforme. Noi chiediamo tutte le 23 materie, lo dico subito, e i nove decimi delle tasse”.

Più faticosa la corsa in Lombardia. Qualche problema con il voto elettronico. Non è stato raggiunto il quorum e il mandato al Governatore per battere cassa a Roma è leggermente meno incisivo del suo collega. Ma Maroni ha le idee chiare.

ROBERTO MARONI, GOVERNATORE LOMBARDIA
“Ringrazio i tre milioni di lombardi, che mi hanno dato un mandato storico per avere la vera autonomia, nell’ambito dell’unità nazionale. in Veneto “il senso di appartenenza è indubbiamente più forte, ma non faccio la competizione con Zaia, non mi interessa la percentuale, sono contento che ci abbia superato, ora possiamo unire le forze per la battaglia del secolo. Ora l’avvio della discussione in Consiglio regionale. Poi la composizione di una delegazione trasversale da guidare a Roma per andare a trattare con il Governo”

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