Ari Harow, indagato anche lui, parlerà in cambio di non finire in prigione. Per la stampa locale Netanyahu, indagato, rischia il processo
Si complica la posizione del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, indagato in due procedimenti giudiziari; per la stampa israeliana potrebbe anche finire a processo.
Il suo ex capo di gabinetto Ari Harow ha infatti sottoscritto un accordo di cooperazione con la giustizia: parlerà e in cambio non andrà in carcere, ma avrà pene alternative.
Lo stesso Harow infatti, nel 2015 è stato indagato per frode. Netanyahu ha commentato su Facebook: ‘‘Non mi curo dei rumori di sottofondo (…) Continuo a lavorare per voi’‘; ma la sua posizione è difficile: l’opposizione chiede le dimissioni. La stampa parla di inchieste ‘a un punto di svolta’.
Nel dettaglio il primo ministro istraeliano è indagato per corruzione, una storia di regali ricevuti, e per fronde: avrebbe rivelato informazioni a un giornale in cambio di articoli favorevoli.