Il Cara di Isola Capo Rizzuto infiltrato dalla 'Ndrangheta, in manette anche un prete

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Le mani della ‘Ndrangheta sul centro per richiedenti asilo più grande d’Europa, quello di Isola Capo Rizzuto: a lucrare sulla pelle dei più sventurati il clan Arena che si sarebbe accaparrato 36 dei 1

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Le mani della ‘Ndrangheta sul centro per richiedenti asilo più grande d’Europa, quello di Isola Capo Rizzuto: a lucrare sulla pelle dei più sventurati il clan Arena che si sarebbe accaparrato 36 dei 103 milioni di euro di sovvenzioni statali per il Cara fra il 2006 e il 2015.

È il risultato dell’indagine coordinata dalla procura antimafia di Catanzaro che ha portato all’arresto di 68 persone, fra le quali il capo dei volontari della Misericordia di Isola che gestisce il centro, Leonardo Sacco, e il parroco don Edoardo Scordio. Indagato il sindaco Gianluca Bruno.

Il Centro di accoglienza era “il bancomat della mafia”, così il comandante del Ros Giuseppe Governale ha sintetizzato l’operazione “Jonny”.

La cosca Arena, tramite Sacco, era riuscita ad aggiudicarsi gli appalti per i servizi di ristorazione al centro di accoglienza di Isola Capo Rizzuto e in quello di Lampedusa.

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