MOAB: l'arma giusta per l'obiettivo giusto dicono gli USA

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In Afghanistan sganciata la Madre di tutte le bombe. Grande potenza, anche psicologica

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Questa è la zona in cui è stata lanciata la bomba MOAB , Massive ordnance air blast bomb, soprannominata la Madre di tutte le bombe , per la sua potenza. Avrebbe ucciso 36 combattenti islamici e non ci sarebbero stati danni collaterali, almeno secondo il comando statunitense in Afghanistan.

Dice John W. Nicholson, comandante delle forze americane in Afghanistan:

Abbiamo usato l’arma giusta per centrare il giusto obiettivo. Voglio assicurare alla popolazione afghana che facciamo di tutto per evitare vittime fra i civili.

La circostanza sembrerebbe confermata da questa testimonianza di un abitante della regione di Nangarhar, dove è stato sganciato l’ordigno:

C’era una base dell’Isil là, che era attiva. La notte scorsa la bomba che è caduta era davvero potente, quando è esplosa tremava tutto. Secondo me ne sono rimasti uccisi almeno un’ottantina. È un bene che Daesh sia stato eliminato. Non c’era nessun civile con loro.

Malgrado la sua potenza, che provoca devastanti onde d’urto in grado di distruggere qualunque cosa, anche i bunker (il raggio di esplosione è di 150 metri e lo scoppio avviene poco prima che la bomba tocchi il suolo, non è un’arma perforante) quest’arma è considerata soprattutto un deterrente psicologico contro il nemico. Da qui un sprannome che suscita indignazione in rete:

come si fa a chiamare “madre” una bomba che uccide 36 persone? una madre dà la vita, non uccide #MOAB#superbomba

— katiuscia milani (@briscolina) 14 aprile 2017

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