La consultazione mira a cambiare la costituzione per conferire più poteri al capo dello Stato
A due mesi dal referendum costituzionale in Turchia, il presidente Recep Tayyip Erdogan ha lanciato ufficialmente la propria campagna da Kahramanmaras.
Il tono è chiaro: chi chiama a votare No fa il gioco dei terroristi e dei golpisti.
Se i turchi convalideranno la nuova costituzione, il 16 aprile, il capo dello stato vedrà i suoi poteri notevolmente rafforzati.
Ma demonizzando i sostenitori del No alla riforma costituzionale, il capo dello Stato turco ha scatenato una grossa polemica. Gli oppositori lo accusano di voler imbavagliare preventivamente l’opinione pubblica.
Intanto, la polizia turca continua con le intimidazioni alla stampa, anche internazionale. Il corrispondente del quotidiano Die Welt è stato fermato. Il fermo può durare anche 14 giorni.