Joanna Goodey (UE): "Leggi severe e prevenzione contro le molestie sessuali"

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Sophie Claudet, euronews: “Nella sua ricerca del 2014 emerge che una donna su due In Europa è stata molestata sessualmente; la Svezia e la Danimarca sono in cima alla classifica con quasi l’81% di don

Sophie Claudet, euronews: “Nella sua ricerca del 2014 emerge che una donna su due In Europa è stata molestata sessualmente; la Svezia e la Danimarca sono in cima alla classifica con quasi l’81% di donne che dicono di essere state vittime di molestie. Questo va un po’ contro quella percezione che i paesi scandinavi siano avanzati in fatto di parità di genere.”

Joanna Goodey: “Quando si tratta di parità di genere ci si aspetta che le donne dicano che certi comportamenti sono inaccettabili. In quei paesi dove la parità di genere è un dato di fatto da diversi anni o da decenni, le donne sono più disposte a parlare delle loro esperienze, sono più disposte a dire che certe azioni sono inaccettabili e sono più disposte a testimoniare le loro esperienze in un sondaggio. In altri paesi invece essere vittima di molestia sessuale è ancora considerato come una questione privata. Così, quando abbiamo esaminato i dati che avevamo elaborato nei paesi del sud-est dell’Europa le donne erano meno propense a parlare di questi argomenti come la violenza domestica anche con gli amici. Nei paesi scandinavi invece non ci sono problemi a parlare di queste esperienze, è qualcosa che non si deve nascondere. Così le donne intervistate nel sondaggio sono state più disposte a riferire quello che era loro accaduto, sottolineando che erano fatti inaccettabili.”

Sophie Claudet, euronews: “Secondo questa indagine, una donna istruita e professionalmente realizzata ha più probabilità di essere vittima di molestie. Perché?”

Joanna Goodey: “Sempre più donne conquistano posti di prestigio al lavoro, ma questo le porta anche a confrontarsi e a trovarsi a contatto con un’ambiente fatto di uomini. Se ci si trova a lavorare nell’imprenditoria o nella finanza o si sta per diventare un amministratore delegato di una società, ci si trova in competizione con figure prettamente maschili. Se si lavora a fianco di molti uomini ci sono più rischi di subire delle molestie. Se le donne lavorano invece in settori dove la presenza femminile è più alta, come l’assistenza familiare o ai bambini, allora si è meno esposte al rischio di molestie sessuali, perché non c‘è competizione con l’altro sesso. Tuttavia più si è istruite e maggiore è la consapevolezza che certi comportamenti sono inaccettabili. E si è meno disponibili a tollerare certi comportamenti.”

Sophie Claudet. euronews: “Come possiamo fermare o ridurre le molestie sessuali?”

Joanna Goodey: “Con le leggi che sono in vigore da diversi anni sulla parità di genere e sulle molestie sessuali. Il vero problema è che se si dispone di una legge poi è necessario anche farla rispettare, è necessario rendere consapevoli le persone che queste leggi esistono. Abbiamo anche una nuova convenzione del Consiglio d’Europa, la convenzione di Istanbul che diversi paesi dell’Unione Europea hanno ratificato; ma è necessario anche educare le persone su questo argomento; mi riferisco a ragazzi, uomini e donne datori di lavoro e lavoratori, sono diversi i fattori necessari per far si che la legge venga poi rispettata e applicata nella realtà.”

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