È maturato in un contesto di ignoranza e tradizioni tossiche l’omicidio della star del web Pakistana Qandeel Baloch.
È maturato in un contesto di ignoranza e tradizioni tossiche l’omicidio della star del web Pakistana Qandeel Baloch. Questo mercoledì, il fratello reo-confesso, Muhammad Waseem, ha tenuto la sua prima udienza di fronte a un tribunale di Multan. I giudici hanno proibito alla famiglia di inoltrare la richiesta di grazia.
La ragazza è stata assassinata dopo essersi recata dai suoi genitori per le feste della fine del ramadan. In una conferenza stampa organizzata dalla polizia, Waseem ha confessato di avere “drogato e strangolato” la sorella, spiegando di non sentirsi pentito perché “aveva disonorato il nome della famiglia”.
All’origine dell’omicidio potrebbe esserci una foto che la giovane aveva scattato con un un muftì, Abdul Qawi, in seguito al quale il religioso musulmano è stato sospeso. Fauzia Azeem, questo il suo vero nome, pagava anche l’affitto alla sua famiglia.
In media il Pakistan registra una media di 500 omicidi d’onore ogni anno, anche se quasi un crimine su due non viene denunciato. Nel 2015 si sono contate almeno 1.100 vittime.
Star dei social uccisa in #Pakistan, il fratello: “L'ho drogata e strangolata” https://t.co/pkgp1QUXJxpic.twitter.com/YdTeC6jI90
— Adnkronos (@Adnkronos) July 17, 2016