L’Unione europea ha prolungato le sanzioni contro la Russia fino alla fine di gennaio 2017, una decisione immediatamente condannata da parte russa: .
L’Unione europea ha prolungato le sanzioni contro la Russia fino alla fine di gennaio 2017, una decisione immediatamente condannata da parte russa: . “Ogni tentativo di collegare le
sanzioni all’attuazione degli accordi di Minsk da parte della Russia, che non è parte in causa del conflitto interno ucraino, è assurdo”, si legge in un comunicato del Ministero degli Esteri, che avverte anche l’Europa del rischio di perdere fette consistenti del mercato russo.
Le sanzioni europee, introdotte inizialmente per un anno alla fine di luglio del 2014, colpiscono i settori finanziario, energetico, della difesa e dei beni a duplice uso civile e militare.
Ma la risposta russa, in termini di contro-sanzioni, aveva colpito soprattutto il mercato agro-alimentare, dividendo di fatto l’Europa: l’Italia, tra i Paesi più danneggiati, non ha mai nascosto la propria opposizione alle sanzioni anti-russe. E più queste durano, più i russi rimpiazzano alcuni prodotti con copie locali o, peggio perché più definitivo, aprono quote di mercato ad altri Paesi.