Continuano a far discutere gli scontri dentro e fuori lo stadio di Marsiglia.
Continuano a far discutere gli scontri dentro e fuori lo stadio di Marsiglia.
Trentacinque persone, per la maggior parte britanniche, sono rimaste ferite durante i tre giorni di incidenti che hanno visto coinvolti tifosi russi, inglesi e francesi.
Dieci gli arrestati, sei britannici, un austriaco e tre francesi, tutti accusati di violenza armata. Ma il procuratore di Marsiglia, Brice Robin, punta il dito sui russi.
“C’erano circa 150 tifosi russi che in realtà erano hooligan, abituati e addestrati a questi comportamenti – dichiara -. Alcuni supporter russi sono stati rimandati indietro, al loro arrivo all’aeroporto internazionale di Marsiglia, ma questi erano arrivati con altri mezzi di trasporto. E si erano preparati per inverventi molto rapidi e molto violenti.”
A chi gli ha chiesto perché non ci siano russi tra gli arrestati, il procuratore ha risposto che hanno compiuto azioni-lampo prima di dileguarsi e che l’esame delle immagini delle telecamere di sorveglianza è ancora in corso.