Rodrigo Duterte “il castigatore” stravince le presidenziali nelle Filippine con la promessa non già di eradicare il crimine, ma di sterminare i
Rodrigo Duterte “il castigatore” stravince le presidenziali nelle Filippine con la promessa non già di eradicare il crimine, ma di sterminare i criminali.
L’ex-sindaco di Davao, nel Sud del Paese, noto per le esecuzioni sommarie di malviventi e delinquenti locali, ha ottenuto oltre 13 milioni di preferenze, quasi il doppio rispetto alla diretta concorrente Grace Poe che ha ammesso la sconfitta: “Lascio libero il campo a Rodrigo Duterte che è in testa nelle elezioni ed è stato votato da tanti nostri cittadini” ha detto Poe in conferenza stampa non appena il risultato del voto è stato chiaro.
Duterte, 71 anni, ammette di non saper nulla di economia e ha limitato le sue dichiarazioni di politica estera a qualche boutade. È noto tra l’altro per le uscite oltre il limite del machismo. Una serie di proteste si sono tenute a Manila. Duterte rischia di aver come Vicepresidente Ferdinand Marcos Junior detto Bongbong, figlio dell’ex-dittatore, in netto vantaggio nel voto separato per l’elezione del braccio destro del Capo dello Stato.