In Iraq, le donne in prima linea contro l'Isil

Nel nord dell’Iraq, schierate in prima linea contro lo Stato islamico donne soldato.
Qui c‘è un avamposto in difesa della città di Kirkuk, ricca di petrolio, sotto il comando dei peshmerga curdi.
Euronews ha visitato il centro militare per le donne soldato, che fanno parte del Partito per la libertà del Kurdistan , uno dei tanti gruppi curdo-iraniani che combattono l’Isil.
Le donne al fronte sono volontarie, l’età è compresa tra i 28 e i 40 anni, non sono pagate per l’impegno al fronte e come spiegano a euronews, servire il paese è un dovere e non si aspettano niente in cambio.
“ Ho fatto questa scelta in modo personale, non ha comportato un cambiamento nella mia vita, un uomo resta un uomo una donna una donna. Qui siamo tutti uguali in prima linea . Sono fiera di di combattere mentre altri restano a casa senza far niente”.
Da quanto ci dicono è evidente che si batterebbero fino all’ultimo respiro pur di non arrendersi a Daesh, e sono addestrate per combattere fino alla fine. La consegna che hanno è di non essere fatte prigioniere, verrebbero considerate bottino di guerra e le conseguenze sono imprevedibili.
Mohammed Shaikhibrahim, euronews:
“Mani leggere imbracciano mitragliette, le donne assumono le proprie responsabilità contro l’Isil e vendicano umiliazioni, violenze e morti subite da altre donne. Vogliono combattere fino a aver riconquistato la libertà”.