“Sono giudici giusti e degni di onore”: l’ultranazionalista serbo Vojislav Seselj plaude così alla sentenza con la quale il Tribunale penale
“Sono giudici giusti e degni di onore”: l’ultranazionalista serbo Vojislav Seselj plaude così alla sentenza con la quale il Tribunale penale internazionale dell’Aja lo ha assolto dall’accusa di crimini di guerra e contro l’umanità di cui secondo l’accusa si era macchiato nel conflitto in Croazia e in Bosnia negli anni 1991-1993.
“La mia idea in ogni caso non è cambiata, continuo a considerare come anti-serbo il Tribunale penale internazionale per la ex Jugoslavia. Fin dal primo momento in cui ho messo piedi all’Aja sapevo che non avrebbero potuto dimostrare alcun crimine”, ha commentato Vojislav Seselj.
Il presidente della Corte Jean Claude Antonetti lo ha dichiarato non colpevole per nessuno dei nove capi di imputazione. “Il mandato d’arresto non è più valido”,
ha detto. Un verdetto “vergognoso” per il primo ministro croato Tihomir Oreskovic.
“È una sconfitta per il Tribunale dell’Aja e per la procura.
Mi trovo a Vukovar, città della Croazia orientale dove ha commesso crimini senza mai dimostrare nessun rimorso”., ha detto Tihomir Oreskovic.
In questo villaggio vicino Zvornik, nella Bosnia orientale, le ferite della guerra sono ancora aperte come racconta questo musulmano sopravvissuto al massacro: “I crimini di guerra di cui Seselj è accusato si continuano a commettere ancora oggi nella Repubblica Serba di Bosnia ed Erzegovina. Ci siamo abituati. Abbiamo una pelle dura e viviamo nella speranza che un giorno giustizia sarà fatta”.