Tre arresti a Bruxelles e dintorni: "Pianificavano un attentato in Francia"

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Di Euronews
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La Procura belga: "Uno di loro portava una valigia carica di esplosivi"

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Tre persone sono state arrestate oggi a Bruxelles e dintorni, in relazione alla pianificazione di un attentato che avrebbe dovuto colpire la Francia. Uno di loro è finito in manette in seguito a un’operazione delle forze speciali della polizia belga a Schaerbeek, il comune della regione di Bruxelles che sempre più sembra affermarsi come il quartier generale degli attentati di martedì all’aeroporto di Zaventem e alla stazione della metropolitana di Maelbeek.

#Alerte Un homme, blessé, a été interpellé à Schaerbeek https://t.co/Nq9DNUvWoypic.twitter.com/Byxd6ZMZsW

— Le Soir (@lesoir) 25 marzo 2016

La Procura belga ha smentito l’informazione, in un primo momento diffusa dai media belgi, secondo cui quest’ultimo sarebbe stato Mohammed Abrini, un complice di Salham Abdeslam, considerato una figura di primo piano” nell’organizzazione degli attentati di Parigi.

#Schaerbeek Selon le procureur cité par la RTBF, l'homme arrêté n'est pas Mohamed #Abrinihttps://t.co/2j8wGhp0cvpic.twitter.com/CZLrJwYEhA

— lalibre.be (@lalibrebe) 25 marzo 2016

Gli investigatori hanno invece confermato che il raid di Schaerbeek è in rapporto con l’arresto dell’uomo avvenuto ieri alle porte di Parigi e nel cui appartamento sono state rinvenute numerose armi pesanti e lo stesso esplosivo utilizzato il 13 novembre nella capitale francese e negli scorsi giorni in quella belga.

Nel corso del blitz di oggi, che avrebbe portato la polizia anche a fare irruzione in un appartamento, testimoni sostengono di aver udito spari di arma da fuoco e media belgi riportano anche un’esplosione.

Si accumulano gli indizi che indicano il comune di Schaerbeek come la base operativa degli attacchi di martedì. Sei le persone qui arrestate nella notte di ieri, dopo che un’ondata di perquisizioni aveva portato a rinvenire quindici chili di TATP, l’esplosivo ribattezzato “madre di satana” e già utilizzato, fra l’altro negli attentati del 13 novembre a Parigi e in quelli degli scorsi giorni a Bruxelles.

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