L'Infanta Cristina di Spagna sarà processata

La sorella del re di Spagna sarà processata per reati fiscali. A sorpresa, il tribunale di Palma di Maiorca ha respinto il ricorso presentato l’11 gennaio da Cristina Federica di Borbone e Grecia che invocava la dottrina Botín, ovvero l’impossibilità di procedere senza un’accusa da parte di istituzioni pubbliche. La denuncia nei suoi confronti è partita da un’associazione della società civile.
L’Infanta è coinvolta assieme al consorte Iñaki Urdangarin, nello scandalo dell’Istituto Noos, grazie al quale il marito avrebbe guadagnato illecitamente – secondo il Gip – ingenti quantità di denaro, “depredando le casse pubbliche”.
Se giudicata colpevole potrebbe dover scontare 8 anni di carcere.
Il processo entrerà nel vivo dal 9 febbraio.
La decisione dei tre giudici (tutte donne) può essere considerata un segno dei tempi in uno Spagna in cui l’indignazione dei cittadini per i casi di corruzione ha contribuito a modificare profondamente il quadro politico.
Il re Felipe, fratello di Cristina, le ha chiesto di rinunciare al suo titolo di principessa.