Ai Weiwei chiude mostra a Copenhagen per protesta vs riforma diritto d'asilo

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Di Andrea Neri
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L’artista dissidente cinese Ai Weiwei chiude la sua esposizione a Copenhagen per protestare contro la riforma sul diritto d’asilo adottata dal

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L’artista dissidente cinese Ai Weiwei chiude la sua esposizione a Copenhagen per protestare contro la riforma sul diritto d’asilo adottata dal Parlamento danese.

Il testo appena approvato è oggetto di dure critiche da parte delle Nazioni Unite, del Consiglio d’Europa e delle organizzazioni per il rispetto dei diritti umani. Prevede tra l’altro il sequestro dei beni dei rifugiati per finanziare il loro soggiorno in Danimarca e l’allungamento dei tempi per il ricongiungimento familiare da 1 a 3 anni.

“È una delle voci più autorevoli a livello globale. Usa la sua autorevolezza e mi pare un’ottima cosa” dice Jens Faurschou, proprietario della Fondazione che ospitava la mostra.

L’esposizione intitolata ‘Ruptures’ è stata inaugurata a marzo 2015 e avrebbbe dovuto chiudere a metà aprile. Per le sue posizioni critiche contro il governo cinese Ai Weiwei ha scontato 3 mesi di carcere nel 2011 e poi è stato privato per 4 anni del passaporto. Da alcuni mesi lavora alla realizzazione sull’isola di Lesbo di un memoriale per le vittime delle traversate nel Mediterraneo.

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