Il Tribunale Supremo di Giustizia di Caracas sospende l’insediamento di tre deputati. Non abbastanza per impedire, dopo 16 anni, una maggioranza
Il Tribunale Supremo di Giustizia di Caracas sospende l’insediamento di tre deputati. Non abbastanza per impedire, dopo 16 anni, una maggioranza antichavista all’Assemblea Nazionale venezuelana che si riunisce questo mercoledì.
Dopo le elezioni di dicembre, l’opposizione conta su 112 seggi contro i 55 del partito di Nicolas Maduro.
“Il cambiamento che noi, sia l’opposizione che i chavisti, vogliamo per il Venezuela è l’unità – dice Estrella Delgado, residente a Caracas – e anche che torni la merce sugli scaffali dei magazzini”.
Invita alla calma il leader antichavista, Henry Ramos Allup, nonostante, alla vigilia della prima seduta, si sia visto impedire l’ingresso a una delle sedi amministrative del Parlamento: “Stiamo procedendo pacificamente all’insediamento del nuovo parlamento – dice il presidente designato della prossima Assemblea Nazionale venezuelana – Le forze armate saranno la sola autorità pubblica a garantire la sicurezza, la pace e la tranquillità di questo evento, che è assolutamente istituzionale”.
Il presidente Maduro gioca d’anticipo, eliminando il controllo dell’Assemblea sulla nomina e la revoca degli amministratori delle banche centrali. I dati sull’inflazione in Venezuela non vengono pubblicati da oltre un anno.