Manifestazione di protesta, martedì sera a Colonia, contro la serie di aggressioni avvenute la notte di Capodanno. In giornata si è tenuta anche una
Manifestazione di protesta, martedì sera a Colonia, contro la serie di aggressioni avvenute la notte di Capodanno.
In giornata si è tenuta anche una riunione dell’unità di crisi per fare il punto sulle indagini e valutare come contrastare quello che le forze dell’ordine considerano un nuovo tipo di criminalità.
Nel giro di poche ore almeno 90 donne sono state aggredite, molestate o derubate.
Una di loro racconta tra le lacrime: “Hanno toccato me e le mie amiche, mi hanno toccato in mezzo alle gambe. Il mio ragazzo mi ha trascinato via. Erano un gruppo nutrito, forse trenta o quaranta uomini.”
Una donna è stata stuprata, altre ferite.
“Ho sentito un sibilo nel mio cappuccio” ricorda Jenny “e ho cercato in qualche modo di tirare fuori il petardo. Poi è caduto nella mia giacca e tutto ha preso fuoco. Le cicatrici rimarranno. Sono stata fortunata perché non è esploso.”
Il sindaco Henriette Reker ha definito inaudito quanto accaduto, ma ha anche risposto a coloro che accusano la politica di accoglienza del governo.
“Non ci sono elementi per affermare che i responsabili delle aggressioni siano tra le persone accolte a Colonia come rifugiati”, ha detto.
Con Reker ha parlato al telefono la cancelliera Angela Merkel, che ha chiesto una dura risposta dello Stato di diritto alle aggressioni.