Elezioni in Venezuela: il chavismo - già fallito - rischia la sconfitta

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Di Salvatore Falco
Elezioni in Venezuela: il chavismo - già fallito - rischia la sconfitta

Chavismo al bivio in Venezuela. Le legislative di questa domenica arrivano nel pieno di una crisi economica senza precedenti. Uno snodo cruciale per Nicolas Maduro e con conseguenze difficili da prevedere.

Tutti i sondaggi assegnano la vittoria all’opposizione con un vantaggio fra i 10 e i 30 punti.

“Voglio la continuità del lavoro che il governo sta portando avanti – dice Jenny Parra, un’infermiera di Caracas – E l’unico modo per garantire questa continuità è quello di votare”.

“Non possiamo più tirare avanti – afferma Rafael Alvarez, architetto in pensione – La disperazione della gente ha raggiunto l’apice, c‘è insicurezza e carenza di generi di prima necessità”.

L’opposizione punta alla maggioranza per promuovere subito un’amnistia a favore dei dirigenti antichavisti in prigione o addirittura una mozione di impeachment contro il presidente Maduro.

“Questo voto marcherà un prima e un dopo in Venezuela – sostiene Liliana Tintori, moglie di Leopoldo Lopez, leader dell’opposizione attualmente in prigione – Con questo voto inizia la luce, ha inizio l’alba di una nuova era. Una nuova era in cui tutti dobbiamo lavorare insieme, uniti, in pace”.

Al termine di una campagna elettorale che si è anche macchiata di sangue con l’uccisione di un rappresentante dell’opposizione, gli ex leader del continente sudamericano chiedono un voto pulito. Ma quello che preoccupa è la reazione di Maduro in caso di sconfitta.