Pesantissime accuse arrivano da Ginevra, dove si è tenuta la conferenza stampa della Commissione Indipendente istituita dall’agenzia mondiale
Pesantissime accuse arrivano da Ginevra, dove si è tenuta la conferenza stampa della Commissione Indipendente istituita dall’agenzia mondiale antidoping (WADA). Nel rapporto stilato e diffuso lunedi’, viene richiesto alla Federazione Internazionale d’Atletica (IAAF) che la Russia venga esclusa da tutte le competizioni, in seguito a ripetute violazioni del codice antidoping.
“La nostra raccomandazione per quanto riguarda il 2016 è che la Federazione russa venga sospesa”, spiega Dick Pound, ex Presidente della WADA, a capo dell’inchiesta. “La nostra speranza è che siano loro stessi ad autoescludersi, rimediando agli errori commessi. Se cosi’ non fosse, ai Giochi di Rio non ci saranno atleti russi. Spero capiscano che è il momento di cambiare”:
Qualora venisse confermata la sospensione, i russi non potrebbero prender parte ad alcun evento organizzato dalla IAAF, come i Giochi Olimpici, appunto e i Campionati Mondiali ed Europei. La WADA ha altresi’ suggerito la squalifica a vita di cinque atleti, tra i quali Mariya Savinova, campionessa olimpica in carica degli 800 metri.
Secondo quanto contenuto nel dossier, inoltre, il laboratorio antidoping di Mosca avrebbe distrutto nel dicembre 2014 1417 test, per evitare che la verità venisse a galla. Tutto cio’, sarebbe stato fatto in seguito a intimidazioni da parte del governo, che sarebbe quindi direttamente complice nell’affaire.
Ecco il rapporto completo della #WADA. Here it is the whole #doping report: https://t.co/VJzewlgnJJ
— Cinzia Rizzi (@cinziarizzi7) 9 Novembre 2015