L'obiettivo di Mosca è proteggere le forze in campo da eventuali attacchi di caccia bombardieri dirottati da paesi limitrofi
Mosca ha inviato i missili in Siria. L’obiettivo è prevenire l’eventuale dirottamento di caccia bombardieri da paesi limitrofi che potrebbero essere usati in chiave anti russa.
*Victoria Nuland*: _Abbiamo limitato la nostra cooperazione con la Russia alle procedure più elementari, per proteggere le notre forze aeree da ogni eventuale incidente. Per iniziare davvero a cooperare con loro bisognerebbe che i russi cominciassero a combattere sul serio contro l'Isil fermando il massacro nelle città occidentali della Siria._
Il Cremlino ha inviato le forze armate il 30 settembre per sradicare i gruppi terroristi che alimentano l’instabilità nella regione e altrove.
Gli Stati uniti, che sono in Siria da molto più tempo per le stesse ragioni e senza grandi risultati, accusano i russi di aver aggravato ancora di più il conflitto.
L’assistente del Segretario di stato americano per gli affari europei ed euroasiatici Victoria Nuland spiega:
Abbiamo limitato la nostra cooperazione con la Russia alle procedure più elementari, per proteggere le notre forze aeree da ogni eventuale incidente. Per iniziare davvero a cooperare con loro bisognerebbe che i russi cominciassero a combattere sul serio contro l’Isil fermando il massacro nelle città occidentali della Siria.
Secondo Damasco, l’esercito siriano è riuscito a spezzare l’assedio ad Aleppo che i jihadisti del sedicente Stato islamico imponevano da due settimane grazie all’appoggio aereo russo.
Proprio per questi successi Washington accusa Mosca di occuparsi solo della sopravvivenza del regime.